Vinitaly 2018: la 52esima edizione è stata l’edizione dei record. Vi racconto la mia giornata a Verona!
Come ogni anno Verona ha catalizzato l’attenzione del mondo del vino durante il Vinitaly. La 52esima edizione del Salone Internazionale del Vino e dei Distillati ha riunito oltre 120mila operatori del settore e oggi vi racconto la mia esperienza.
Il tour enologico è iniziato dalla mia Emilia-Romagna e non potevo non passare a salutare Hermes e Alberto Rusticali della Tenuta Uccellina di Russi (RA). Questa azienda è una delle 31 aziende romagnole che ha portato i propri vini a Verona. Fiore all’occhiello dell’azienda è senza dubbio il Bursòn prodotto con il 100% di Uva Longanesi e in due etichette (Nera e Blu). Il vitigno da cui deriva l’uva Longanesi è un vitigno piuttosto rustico la cui zona di coltivazione è situata nel comune di Bagnacavallo. Da qualche mese poi uscita una nuova proposta: il Bursòn rose, un vino spumante che trovo davvero ottimo e che ho in programma di abbinare a sfiziosi primi piatti.
Dall’Emilia Romangna sono passata in Veneto e una piacevolissima scoperta è stata il Nero d’Arcole della Tenuta Desmontà-Bixio Poderi. Questo vino, dal colore rosso profondo, ha una composizione molto particolare: 80% Merlot, 10% Cabernet Sauvignon, 10% “Segreto dell’Enologo” e questo particolare mi ha incuriosito moltissimo. Il suo sapore molto morbido ma allo stesso tempo persistente lo rende adatto ad accompagnare piatti a base di carne, selvaggina e formaggi stagionati.
Da buona appassionata di ciclismo non potevo non fare un salto in Trentino per assaggiare i vini Moser! Arrivata nel padiglione del Trentino Alto Adige e trovato lo stand della Tenuta Moser ho assaggiato subito il rinomato 51,151, un vino spumante metodo classico che deve il suo nome al record dell’ora stabilito da Francesco Moser a Città del Messico il 23 gennaio 1984 e rimasto imbattuto per parecchi anni. Da buona amante dei bianchi non potevo non provare il Gewurxtraminer e il Muller Thurgau e devo dire che tutti i vini che ho assaggiato mi sono piaciuti moltissimo.
Il vino è un prodotto antichissimo e passare qualche ora in fiera a Verona mi ha consentito di scoprire tantissime curiosità, sono stati molti gli assaggi fatti e le curiosità raccontate da esperti enologi, sommelier e imprenditori mi hanno letteramente aperto un mondo, tant’è che ho proprio voglio di approfondire l’argomento. In ogni caso vi terrò aggiornati e … spero di tornare a Verona anche l’anno prossimo.
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